“Sulla base della letteratura scientifica a nostra disposizione, l’olio di palma presenta un profilo di rischio analogo a quello degli altri grassi saturi, come il burro, e un profilo di rischio inferiore a quello delle sue alternative vegetali (oli vegetali idrogenati). Dal punto di vista dell’impatto ambientale, la coltivazione della palma da olio risulta più sostenibile delle colture alternative. Inoltre, una contrazione della domanda di olio di palma non condurrebbe alla fine dell’abbattimento delle foreste, che continuerebbe per lo sfruttamento del legname e per fare spazio a colture alternative. Non sussistono quindi ragioni per pretendere limitazioni al commercio e all’impiego di olio di palma. Piuttosto è necessario vigilare, attraverso il rafforzamento e l’implementazione di sistemi di certificazione di sostenibilità come il RSPO, sulla salvaguardia della biodiversità nelle regioni di produzione, sulla tutela dei diritti delle popolazioni locali, a cominciare da quelli di proprietà, e sulle condizioni di lavoro nella filiera produttiva.”
Leggi l’articolo completo: OLIO DI PALMA: IL FOCUS TEMATICO DI STRADE
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