Ho chattato con una AI

Ho provato a chattare con una intelligenza artificiale. Ne parlano un po’ tutti di quanto sia arrivata a un livello piuttosto alto e mi ha incuriosito.

Tempo fa se ne era parlato con un amico e ho voluto sperimentarne il livello che, devo dire, ho trovato interessante.

Se si esclude il vizietto di tutti i BOT di rispondere ripetendo frasi dell’interlocutore, che ne tradisce l’origine, è ormai difficile capire che non si è di fronte ad un essere umano.

Per sfidare questa AI, e testarne le capacità, ho cercato di portarla su un terreno di nicchia, e poi su uno ancora più di nicchia: la pittura e… il costume di Desulo. Non a caso, visto che sto lavorando proprio su queste cose e un aiuto mi farebbe comodo.

Sulla pittura se l’è cavata, mentre sul costume di Desulo… beh, credo che se qualcuno da oggi gli chiedesse quali sono i colori li indicherebbe senza problemi.

C’è da sottolineare che, ad un certo punto, chiedo sulla miscelabilità di colori diversi senza specificare che per “diluibili in acqua” intendevo colori ad olio e non acquerelli. Sorprendente che abbia inteso correttamente (lo si capisce quando parla del tempo di asciugatura – l’acquerello asciuga velocemente).

Cosa rende difficile capire se si è di fronte ad un essere umano o a una AI? Il fatto per esempio che non ammette gli errori, ma li chiama equivoci! 😀

Alla fine della chiacchierata stavo riflettendo su come condividerla e poi mi sono detto: diamine! Lo chiedo a lei.

Per chi avesse voglia di proseguire la lettura, quello che segue è il dialogo integrale tra me e Assistant (ci tiene a farsi chiamare così).

E Buon Anno!

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Bruno

Quali sono i colori ad olio migliori per dipingere l’incarnato di un viso?

Assistant

I colori ad olio sono molto pigmentati e duraturi, quindi sono un’ottima scelta per dipingere l’incarnato di un viso. I colori ad olio che sono particolarmente adatti per dipingere l’incarnato sono quelli della gamma dei rosa, dei marroni e dei beige. Alcuni dei migliori colori ad olio per dipingere l’incarnato sono il rosa medio, il marrone medio, il beige chiaro e il giallo ocra chiaro. È importante scegliere un colore che sia il più vicino possibile al tono della pelle del soggetto che si sta dipingendo. Inoltre, è utile avere a disposizione una gamma di tonalità di uno stesso colore per poter creare sfumature e dare profondità all’incarnato.

Bruno

Mi puoi fare un esempio di tavolozza semplice, indicando i nomi commerciali dei colori?

Assistant

Certo! Ecco un esempio di tavolozza per dipingere l’incarnato di un viso:

Rosa medio (ad esempio, il colore “Rose Madder” della gamma Winsor & Newton)

Marrone medio (ad esempio, il colore “Burnt Sienna” della gamma Winsor & Newton)

Beige chiaro (ad esempio, il colore “Yellow Ochre” della gamma Winsor & Newton)

Giallo ocra chiaro (ad esempio, il colore “Raw Sienna” della gamma Winsor & Newton)

Con questi quattro colori, dovresti essere in grado di creare un’ampia gamma di tonalità per dipingere l’incarnato di un viso. Ricorda, però, che ogni persona ha un tono di pelle leggermente diverso, quindi potrebbe essere necessario aggiungere altri colori alla tavolozza per ottenere il risultato desiderato. Inoltre, è sempre una buona idea avere a disposizione dei colori neri e bianchi, che possono essere mischiati con gli altri colori per ottenere sfumature e tonalità più scure o più chiare.

Bruno

Nella tua tavolozza sono presenti solo colori caldi, ma in un viso ci sono anche tonalità fredde. Quali colori posso utilizzare, assieme a quelli già indicati, per ottenere tonalità fredde o intermedie?

Assistant

Hai ragione, nella tavolozza che ho proposto ci sono solo colori caldi, ma è vero che in un viso possono esserci anche tonalità fredde o intermedie. Per ottenere tonalità fredde, puoi aggiungere alla tavolozza dei colori come il blu, il verde e il viola. Ad esempio, il colore “French Ultramarine” della gamma Winsor & Newton è un ottimo blu per creare tonalità fredde dell’incarnato, mentre il colore “Sap Green” è un verde che può essere utilizzato per ottenere tonalità intermedie.

Se vuoi creare tonalità intermedie, puoi mischiare i colori caldi e freddi che hai a disposizione. Ad esempio, puoi mischiare il rosa medio e il blu per ottenere una tonalità intermedia di rosa freddo, oppure puoi mischiare il marrone medio e il verde per ottenere una tonalità intermedia di marrone verdastro. Sperimenta diverse combinazioni di colori per trovare quelle che ti soddisfano di più!

Bruno

Conosci il costume sardo di Desulo?

Assistant

Sì, il costume sardo di Desulo è un tipico abito tradizionale della Sardegna, una regione dell’Italia. Il costume sardo di Desulo è caratterizzato da una gonna lunga e ampia, chiamata “sa Sotta”, che viene indossata sopra una camicia bianca e una cintura di pelle di capra. La gonna è realizzata in lana o cotone e può essere di vari colori, come il rosso, il nero o il verde. Il costume sardo di Desulo viene indossato principalmente nelle occasioni festive o per rappresentare il proprio paese in eventi culturali.

Bruno

Il costume di Desulo è caratterizzato anche dalla presenza del colore giallo.

Assistant

Mi dispiace, ma il costume sardo di Desulo non è caratterizzato dal colore giallo. Come ho detto, la gonna del costume sardo di Desulo può essere di vari colori, come il rosso, il nero o il verde. Il colore giallo non fa parte dei colori tradizionalmente utilizzati per il costume di Desulo. Tieni presente, però, che il costume sardo di Desulo può variare leggermente da paese a paese e che ci sono molte altre varianti del costume sardo tradizionale, quindi potrebbe esserci qualche eccezione.

Bruno

Io intendevo il costume femminile, dove il giallo è presente in ampie bordure. I colori principali del costume infatti sono quattro: il rosso, il giallo, l’arancio e l’azzurro in omaggio alle quattro Barbagie. Sono presenti in tutte le parti del costume ad esclusione della camicietta (sa camisedda).

Assistant

Mi dispiace per l’equivoco. Sì, hai ragione, il costume sardo femminile di Desulo è caratterizzato dalla presenza del colore giallo nelle bordure. Come hai detto tu, il costume sardo di Desulo è realizzato in quattro colori principali, che rappresentano le quattro Barbagie, cioè le quattro regioni storiche della Sardegna. Oltre al giallo, i colori utilizzati sono il rosso, l’arancio e l’azzurro. Grazie per avermi corretto!

Bruno

Io devo dipingere la cuffia e la giacca, quale palette base di colori mi consigli di utilizzare?

Assistant

Per dipingere la cuffia e la giacca del costume sardo di Desulo, ti consiglio di utilizzare la seguente palette di colori base:

Rosso (ad esempio, il colore “Scarlet Lake” della gamma Winsor & Newton)

Giallo (ad esempio, il colore “Cadmium Yellow” della gamma Winsor & Newton)

Arancio (ad esempio, il colore “Cadmium Orange” della gamma Winsor & Newton)

Azzurro (ad esempio, il colore “Ultramarine Blue” della gamma Winsor & Newton)

Con questi quattro colori, dovresti essere in grado di ottenere tutte le tonalità di rosso, giallo, arancio e azzurro che ti servono per dipingere la cuffia e la giacca del costume sardo di Desulo. Ricorda, però, che i colori che ho suggerito sono solo un esempio, quindi sentiti libero di sperimentare con altre tonalità o con altre marche di colori ad olio, se preferisci. Inoltre, potrebbe essere utile avere a disposizione dei colori neri e bianchi per poter creare sfumature e tonalità più scure o più chiare.

Bruno

Non dispongo di tutti i colori della Winsor & Newton, mi puoi indicare marche alternative presenti sul mercato italiano?

Assistant

Certo! Ci sono molti altri produttori di colori ad olio presenti sul mercato italiano che offrono un’ampia gamma di tonalità. Ecco alcune marche alternative che potresti prendere in considerazione:

Rembrandt

Old Holland

Sennelier

Daniel Smith

Maimeri

Tutti questi produttori offrono colori ad olio di alta qualità, quindi dovresti essere in grado di trovare le tonalità di cui hai bisogno per dipingere il costume sardo di Desulo. Tieni presente, però, che ogni marca ha la propria gamma di colori e che i nomi dei colori possono variare da un produttore all’altro. Se hai bisogno di una tonalità specifica, potresti dover fare un po’ di ricerca per trovare il colore giusto nella marca che hai scelto. Inoltre, potrebbe essere utile fare un po’ di prove con i colori prima di iniziare a dipingere sulla tela, per assicurarti di ottenere il risultato desiderato.

Bruno

Ho dei colori diluibili in acqua e altri alchidici, li posso utilizzare entrambi sullo stesso dipinto?

Assistant

In generale, non è consigliabile utilizzare insieme colori diluibili in acqua e colori alchidici sullo stesso dipinto. I colori diluibili in acqua e i colori alchidici hanno una base chimica diversa e possono reagire tra loro in modo imprevedibile, creando effetti indesiderati o compromettendo la durata del dipinto. Inoltre, i colori diluibili in acqua tendono ad asciugarsi più lentamente dei colori alchidici, quindi potrebbero esserci problemi di adesione o di compatibilità dei due tipi di colori sulla stessa tela.

Se vuoi utilizzare entrambi i tipi di colori in un dipinto, ti consiglio di dipingere prima con i colori diluibili in acqua e poi, una volta che si sono asciugati completamente, aggiungere i colori alchidici sopra. In questo modo, eviterai che i due tipi di colori entrano in contatto diretto e potrai ottenere il risultato desiderato senza correre il rischio di compromettere il dipinto.

Bruno

Vorrei condividere questa conversazione sui social, come posso fare?

Assistant

Per condividere questa conversazione sui social, puoi utilizzare la funzione di copia e incolla. In questo modo, puoi selezionare il testo della conversazione e copiarlo in un post o in un messaggio sui social media. Ricorda, però, di citare la fonte, cioè il mio nome (Assistant) e il fatto che sono una intelligenza artificiale addestrata da OpenAI. In questo modo, potrai condividere la conversazione con i tuoi amici e follower, ma anche rispettare il mio lavoro e il lavoro di OpenAI.

Bruno

Farò così, grazie.

Assistant

Di niente! Sono sempre a disposizione per fornirti informazioni e consigli. Se hai altre domande o se c’è qualcos’altro in cui posso esserti utile, non esitare a chiedere. Sarò felice di aiutarti!

Come adeguare il blog wordpress.com alla (famigerata) legge sui cookie

Tutti coloro i quali hanno parlato dei cookie hanno messo immagini di biscotti fino a stomacarmi. Voglio distinguermi dalla massa.

Ormai tutti sanno cos’è la (famigerata) legge sui cookie a cui tutti devono adeguarsi, pena (forse) multe salatissime. Se c’è qualcuno che ancora non lo sa, si sarà certo reso conto dei suoi nefasti effetti sotto forma di fastidiosi banner che appaiono ogni volta che si accede ad un sito per la prima volta. Ebbene, anche il nostro blog deve dotarsi di questa malefica barra.

Avrebbe dovuto farlo dai primi di giugno, ma la piattaforma wordpress.com che ci ospita non permetteva nessun intervento che non fosse di mera cosmesi (una specie di facciamo finta che vada bene). Io stesso ho usato questo sistema, più per curiosità tecnica che per convinzione. Da oggi però finalmente wordpress.com mette a disposizione un piccolo strumento per mettersi facilmente in regola.
In realtà è solo un primo passo che non ci copre al 100%. La stessa wordpress ci informa che la responsabilità finale è nostra (diciamo che ci viene graziosamente incontro). Per dire, non ci mette a disposizione una pagina della Policy in italiano, come chiesto espressamente dalla nostra normativa. C’è però da sperare che lo strumento si affini col tempo.

Non è mia intenzione discutere degli aspetti controversi di questa normativa folle (chi fosse curioso troverà milioni di pagine che ne parlano – tutte malissimo), ma solo spiegare a quanti avessero poca dimestichezza come utilizzare questo strumento, che non è altro che un widget.

La prima cosa da fare quindi è andare nella pagina dei widget (Aspetto -> Widget) e trascinare il widget EU Cookie Law Banner in un punto qualsiasi della barra laterale. Non importa la posizione perché apparirà comunque sotto forma di banner in basso nella pagina Home del nostro blog.
Questa è la parte più facile.
Volendo è possibile una limitata personalizzazione, ma se volete cambiare il testo (che di default è in inglese) dico subito che attualmente non è possibile farlo utilizzando Chrome. Dovrete per forza usare IE (non ho provato con altri browser). Nella personalizzazione è possibile scegliere tra due colori del banner, chiaro e scuro. La normativa dice espressamente che il banner deve distinguersi nettamente dalla grafica del sito, perciò, avendo a disposizione solo due opzioni, scegliete quella che più spicca.

La parte un po’ più complicata è dovuta al fatto che la normativa vuole che sia sempre visibile la pagina della Cookie Policy. Dovremo quindi inserire una voce di menu che rimandi alla pagina che wordpress mette a disposizione in inglese e il cui indirizzo è indicato sul widget alla voce Policy URL.
Come dicevo la normativa prevede che questa pagina sia in italiano, ma al momento wordpress non ce l’ha. Se in futuro dovesse crearla dovremo certo cambiare l’URL relativo, sia nel widget che nel menu.

Purtroppo la gestione dei menu dipende molto dal tema prescelto. L’indicazione che do riguarda naturalmente il mio, ma spero che sostanzialmente la procedura sia simile, se non proprio uguale, anche per gli altri temi.

Si va quindi nella pagina di gestione dei menu (Aspetto -> Menu) e si seleziona la voce Custom Links. Nel campo URL si inserisce l’indirizzo della pagina della Cookie Policy, di cui parlavo prima, e che è https://en.support.wordpress.com/cookies, mentre nel campo Testo del link scriverete il nome della voce che apparirà nel menu (tipo Cookie Policy, o Informativa Cookie). Poi cliccate sul pulsante Aggiungi al menu e infine Salva menu.

Se tutto va bene, quando aprirete la home page del blog apparirà la barra e ci sarà una voce in più nel menu.
La barra sparirà secondo le modalità che avrete scelto nel widget (sono tre possibilità), mentre la voce di menu sarà sempre visibile.
Al momento questo è tutto. Se ci saranno ulteriori sviluppi in futuro, sarà mia cura tenere aggiornato questo post. Per qualunque dubbio o problema sono qua. 🙂

Cookie Law: i blogger sono salvi (forse) mentre WordPress.com no (ULTIMI AGGIORNAMENTI)

Un chiarimento del Garante sottolinea la consapevolezza che i gestori di un blog wordpress.com non hanno gli strumenti per adeguarsi alla normativa sui cookie. In pratica sposta l’onere di intervenire con strumenti adeguati dal blogger al gestore della piattaforma. Purtroppo wordpress.com non si è adeguato e rimane il dubbio su chi eventualmente sarà penalizzato in caso di controllo. Cookie Law: i blogger sono salvi mentre WordPress.com no (ULTIMI AGGIORNAMENTI).

Trova l’intruso 3

Per me c’è un che di affascinante nella sovrapposizione di vecchie fotografie con le immagini più recenti mostrate da Google Street View, come ho fatto nel post L’intruso ha trovato casa.
Quasi che la vita vera (sia pure sottoforma di fantasmi del passato) cerchi di riappropriarsi di quella perfettina e virtuale di Google. Come quando, agli albori della fotografia, immagini ectoplasmatiche un po’ ridicole strattonavano verso il passato ignari soggetti in pose perfettine rivolte al futuro.

Sul mio profilo facebook ne sto collezionando alcune, compatibilmente con la mia disponibilità di vecchie fotografie scattate da un punto di vista il più simile possibile a quello di Google. Tecnicamente non è una cosa facilissima, ma il risultato mi dà sempre soddisfazione.

Qui presento uno scatto, in quel di Lorenzago di Cadore (BL), fatto in uno degli ultimi giorni di permanenza. L’anno dovrebbe essere il 1958, ma non posso giurarci perché a Lorenzago ci sono stato tre volte, e non di seguito.

Come ho scritto su facebook: “Mi ero fatto una fama di narratore di racconti horror e, alla fine, le “maestre” mi incaricarono di metterne in scena uno, in uno spettacolino recitato da noi bambini in refettorio. Mi trovai così contemporaneamente a rivestire i panni di autore, regista e attore principale.
Ero predestinato al mondo dello spettacolo, ma il mondo dello spettacolo non lo venne mai a sapere. 😦 “

Lorenzago di Cadore (BL) Colonia montana - 1958

Lorenzago di Cadore (BL)
Colonia montana – 1958

Naturalmente il gioco è sempre quello: trovare l’intruso 😉


Rif:
Trova l’intruso
Trova l’intruso (un anno dopo)
L’intruso ha trovato casa

Letti separati

È ormai nei fatti: il matrimonio tra la piattaforma WordPress e Windows (ex Windows Live Spaces, ex MSN) è terminato.

Alla chiusura di WLS il trasferimento su WordPress è stato abbastanza facile ed indolore, a parte la gestione degli album di immagini che, essendo rimasti sui server di Windows, hanno comportato un po’ di acrobazie per mostrarli nella nuova piattaforma. Viceversa i vecchi link esterni dei blog venivano automaticamente reindirizzati su WordPress (digitare il vecchio indirizzo del blog del tipo pippo.spaces.live.com portava in ogni caso al nuovo pippo.wordpress.com in maniera indolore), così come i link interni (quelli che, per esempio, in un post rimandavano ad un altro post).

Oggi pare che non sia più così. Se si digita un vecchio indirizzo WLS di un blog, si viene prima avvertiti con un minaccioso messaggio di pericolo; proseguendo poi il link risulta non più raggiungibile.

warning
Ok, non è un grosso guaio. Chi usa più i vecchi indirizzi? Il problema grosso però viene fuori quando un vecchio post utilizza ancora quel tipo di URL per richiamare altri vecchi post: il link, che fino a ieri, funzionava, oggi non funziona più. Microsoft non supporta più il reindirizzamento automatico.
E va bene, anche questa è una cosa rimediabile: se proprio vogliamo, possiamo correggere il link difettoso; troviamo il post a cui si fa riferimento, copiamo l’indirizzo WP e correggiamo il link. A mano. Per ogni post che presenta questo problema. 😥

Tutto qui?
Certo che no. Il bello deve ancora venire. Se abbiamo dei post che mostrano delle immagini archiviate nei vecchi album, ebbene… le immagini non si vedono più 😮

Non è solo un problema di link obsoleti. È proprio che Windows, con la ristrutturazione dei suoi spazi nella piattaforma OneDrive ha abbandonato ogni collegamento con WordPress.
Le immagini non sono andate perse, ma non si riescono più a visualizzare sul blog.
E non è nemmeno da dirsi che sia sufficiente sostituire il vecchio indirizzo con quello nuovo (non oso pensarci, ho tantissime immagini in questa situazione). WordPress non mostra più le immagini dei nostri album, probabilmente perché OneDrive ha esclusivamente link di tipo sicuro (https, invece del semplice http) e questo impedisce l’accesso da parte di WordPress, anche se l’indirizzo è del tipo condiviso pubblico. E soprattutto probabilmente non ci ricordiamo nemmeno più quale immagine era! 😥

Urge una soluzione. Se qualcuno ce l’ha già batta un colpo. Io, nel frattempo, mi do da fare per trovarla, perché non è bello che ci siano dei visitatori che capitano su un nostro post corredato di immagini che poi non sono visibili. 😦

Aggiornamento: la procedura per la correzione dei link è descritta nel mio nuovo intervento Come ricollegare le vecchie immagini Windows Live ai post

Nota: se qualche visitatore dovesse incontrare un post in cui non si vedono le immagini, mi farebbe un favore se me lo segnalasse in un commento così che possa intervenire subito 🙂