Psiche che consola Venere

Chi ha seguito a suo tempo l’evoluzione del dipinto Psiche che si punge un piede saprà che in quell’occasione avevo preparato due soggetti. Il soggetto scartato rappresentava un’improbabile situazione in cui Psiche consolava Venere.

Una volta terminato il dipinto scelto, mi ero sempre ripromesso di provare a fare anche il soggetto scartato. Magari non proprio quello, la cui composizione non mi soddisfaceva appieno, ma uno che trattasse comunque quel tema.
Tra l’altro mi stimolava  anche l’idea di affrontare due figure contemporaneamente nello stesso dipinto, cosa che non ho mai fatto, e anche cimentarmi nel mio punto debole (a parte tutti gli altri, si intende 😳 ), vale a dire un paesaggio. In questo caso rappresentato da un bosco.

Un paio di anni fa ho deciso quindi di cominciare. Dico cominciare perché in due anni non è ancora terminato. In realtà lo avevo proprio abbandonato per tutta una serie di motivi… ok, vabbé, non ci avevo più voglia. 😳
Ora però l’ho ricominciato ed intendo portarlo a termine. 👿

Come mio solito intendo anche illustrare le varie fasi fino al completamento. Comincio quindi dall’inizio, la progettazione.

Ho deciso di riposizionare le due figure allontanandole un po’. Così facendo viene a mancare quella sorta di intimità che le due figure vicine richiamano, però, sapendo che tra le due non correva buon sangue e anche per sottolineare la distanza naturale tra una dea ed una mortale, mi sembrava più adeguato separarle. In questo modo la carezza di Psiche apparirebbe meno usuale.

Lo spazio venutosi così a creare tra le due figure aveva però bisogno di un punto focale che ho deciso di inserire mettendo nella mano di Venere la famigerata mela, con la mela posizionata esattamente al centro del dipinto. Inoltre la mela, fonte di dispiaceri, sarebbe stata una perfetta motivazione per una Psiche consolatoria.
Il tutto avrebbe dovuto essere ambientato in un bosco etereo.

A questo punto mancavano soltanto le modelle, perché il bosco ce l’ho dietro casa. Anche se non è molto etereo.

Per tutta una serie di motivi non mi posso permettere una modella, figuriamoci due, primo fra tutti è che la mia dolce metà mi picchia 😥 (se però qualche internauta volonterosa volesse essere immortalata per l’eternità in questo dipinto me lo faccia sapere via PM 😉 ).
Ho dovuto ripiegare quindi su modelle virtuali, elaborate da apposito programma sul computer, che non sono proprio il massimo, ma hanno il pregio di non stancarsi mai, di poter essere messe in posa fin nei minimi dettagli (tipo definire la miglior piegatura anche del mignolino, per capirci), ruotate da tutti i lati in cerca della migliore inquadratura e composizione, con infine la possibilità di definire pure l’ illuminazione.
Gli svantaggi sono una anatomia non proprio perfetta e grandi difficoltà nel trattare capelli e vesti.
Parlo di vesti, nonostante il soggetto rappresenti due nudi, perché Venere la vorrei vestita (qualcuno ha un chitone che gli avanza?).

In ogni modo ho avuto materia sufficiente per iniziare così mi sono messo all’opera, abbandonando tele e pennelli e concentrandomi esclusivamente sul pc, fino ad arrivare a questa composizione:

Elaborazione figure virtuali

Come si può notare l’anatomia lascia molto a desiderare, ma le luci sono perfette con la luce del sole che arriva da dietro:

In attesa di introdurre il bosco, su questa base si può iniziare il disegno preparatorio che sarà oggetto di un prossimo post.

11 pensieri su “Psiche che consola Venere

  1. Eh ma tu spiega alla tua dolce metà che per l’arte deve chiudere un occhio (tu invece, nel caso arrivassero le modelle, sgranali ben bene 😛 )

  2. il computer aiuta ma solo chi, sa usarlo bene.Deve venire sicuramente un gran dipinto, seguirò attentamente tutte le tue fasi di studio mi sembra che procedi con la stessa tecnica che usano per preparare quei meravigliosi giochi al computer o sbaglio? ciao buon lavoro

  3. ufff avevo scritto tutto dal tel e ho perso il commento.
    comunque.
    Di primo acchito se non avessi letto bene…. vedere l anatomia delle divine mi ha scioccato. Invece l’effetto luci ed ombre è stupefacente…quasi 2D. Sicuramente verrà più bello di Psiche che si punge il piede…sei troppo pignolo 🙂
    cmq anche per il video del post prededente… lho ascoltato più volte ed è stupefacente quanti messaggi ci siano sempre in un dipinto… : e il letto sfatto…e la cintura della verginità…e il vasiliscus…insomma un sacco di messaggi in codice… Dico sempre che in un museo senza una guida intrigante non serve a nulla guardare col naso per aria!!!
    Grazie uomo dalle mille risorse.
    notte.

  4. Sapevo di questi programmi che simulano la posa dei modelli. Certo, poi bisogna saperli usare e , data la mia pigrizia in questo genere di cose, la vedo dura…..:(
    Ma mi hai dato un’idea sul prossimo software che potrei acquisire….. a gratisse, ovviamente …eh eh eh…;)

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