Bisogna dotarsi di freddezza osservativa e immaginazione nello stesso tempo.

Solo quando si sono acquisite queste capacità la matita seguirà docilmente la propria volontà.
Purtroppo il cervello ha la curiosa tendenza ad interpretare per conto suo ciò che vediamo e a scartare a priori le cose che non rientrano nella sua, starei per dire, ottica.
Un metodo valido per obbligare il cervello a stare ai fatti è quello per esempio di mettere il soggetto sottosopra.
Se stiamo per fare un ritratto riprendendolo da una fotografia è sufficiente rigirare la stessa e cercare di disegnarla in quel modo. Il risultato deve essere uguale a quello ottenibile con la fotografia diritta.
La differenza però sostanziale è che il cervello non riesce più a interpretare ciò che gli occhi vedono e quindi è costretto a lasciar fare alla parte più analitica che valuterà le proporzioni in maniera più precisa.
Dopo i primi tentativi frustranti, disegnare in quel modo diventerà uguale a farlo in modo classico. Altrettanto difficile.
Certo, se stiamo per fare un ritratto dal vivo ad un amico, chiedergli di posare a testa in giù può presentare qualche complicazione. Si deve perciò trovare un sistema per educare il cervello ad essere meno invadente.
Una tecnica interessante può essere quella dell’identikit.
Cercare di fare un ritratto non tramite una matita, ma utilizzando pezzi già completi da assemblare insieme. Scegliere per esempio l’occhio giusto tra centinaia di occhi. Oppure il naso o la bocca. E metterli uno in relazione all’altro.
E questo senza dover per forza andare nel più vicino commissariato.
Come fare si sarà già intuito: internet!
Per l’esattezza è disponibile il sito Ultimate Flash Face che mette a disposizione una interfaccia in flash tramite la quale è possibile assemblare in maniera facile e veloce qualunque tipo di volto, salvarlo, correggerlo, stamparlo e cose varie.
La libreria è formata da un certo numero di parti, ognuna delle quali può essere a sua volta modificata, stirata, spostata in una infinita serie di combinazioni.
Consiglio di cominciare ad esercitarsi col viso che più ci è noto, il nostro.
Riuscire ad eseguire il proprio autoritratto con questo sistema non solo è gratificante, ma addestra l’occhio e il cervello a collaborare insieme.
Inutile dire che chi ha dei bambini lo può utilizzare come strumento divertente e didattico al tempo stesso.
Imparare a guardare ciò che si vede e a vedere ciò che si guarda è la parola d’ordine non solo per disegnare, ma anche per capire la vita… ehilà, questa è alta filosofia .
E per la fantasia?
Per quella c’è un altro sito, simile nell’approccio, ma dai risultati completamente surreali: Mr. Picassohead.
I visi non saranno molto somiglianti, ma, come si può intuire dal titolo, una variazione sul tema fa altrettanto bene all’occhio.
Ciao Bruno !
Trovo eccellente il consiglio sul disegnare le cose capovolte: non ci avevo mai pensato, ma credo sia un\’ottimo training, come suggerisci tu.
Proverò presto ad usare questa tecnica: se i risultati saranno penosi… fa niente ! Li metterò assieme agli altri 😉
Buona giornata,
Laura
ti prego ti prego mi fai vedere il tuo esperimento?!?!
dai dai dai non lo dico a nessuno!!
però appena ho un po\’ di tempo in tranquillità ci devo provare…
i voti piu bassi in disegno li ho avuti nei ritratti della mia famiglia:S
ti chiedo una cosa off topik :S non so che significa ma suona bene no?!?!:-D
come faccio a rallentare quella scrittina che ho messo nel sandbox con tanta fatica?!!?!?
pure il sandobox l ho messo con tanta fatica ( non mi usciva html edit!!)
anche senza stellina sono riuscita a beccarti "quasi" al volo!!
baci sparsissimi…
qui li qua
no quiiiiiiiiiii làà oui
kyz etvojlà
patapunfeteeeeee
torno nel mio space!
Ciao Bruno !
La K di Kèsla ha un\’origine molto semplice, eh eh eh !!!
Càsola, in dialetto romagnolo di dice "Chesla" 🙂
Abbiamo solo "americanizzato" un po\’ la cosa inserendo la K 😉
Un saluto, e buona giornata,
Laura
PS: ho sistemato il link alla foto, ora funziona. Grazie !
<marquee direction="up"><font face="Maiandra GD"><font size="3"><p align="center"><body bgcolor="#000000"><scrolldelay="98"><br><font color="#ffcc66">VaRiE eD eVeNtUaLi</font><marquee>
Tecnicamente se non ho modificato altro ke i colori o altro, il codice dovrebbe essere questo…
al posto del 98 ho provato a mettere il 18 nela mia ignoranza ma nn credo sia cabiato molto!!
una cosa son stata brava però!!
ad inserire il mio font preferito!!!
ehh?????????
brava eh…..:S??
ciao ciccino !
kyz
Eh eh eh !
Va bene, Bruno: concordo con te che il termine "americanizzato" non è dei più felici 🙂
Mi hai fatto venire in mente la scena di "Non ci resta che piangere", quando Benigni e Troisi discutono se ci siano o no americani buoni: "I beatles ?! I Beatles sono INGLESI !!!"
ah ah ah !!! Mi fa morire 😉
Un abbraccio,
Laura
si si l ho letta 1000 volte la storia del font…:S
però….
se uno quel font per caso ce l haàààà
allora lo vede come voglio io!!
mi applico mi applicoo…
a mia insaputa ovviamont!!
ora vado a curiosare quel sito:S
ma qnt sei bravo? passa da me ke mi serve una mano x il blog, lo voglio bello cm il tuo!!! ciao
ho provato a creare un viso con Ultimate…il tuo…
ehmm..non vorrei perdere un amico:S
meglio che non sono riuscita a salvarlo…
insomma io e i ritratti e non andiamo proprio daccordo:S
..
il codice invece…sto provando…
ma non ho capito se le prove con il codice le devo fare direttamente sul blog:S
va bè dai
a poiz
Ciao Bruno… ho provato a fare l\’identikit del mio viso, ma sarà il sonno o la scarsa autopercezione di me
che è uscito fuori un ritratto a metà fra Albano e Mickael Jackson ( che tra l\’altro tempo fa hanno pure avuto "questioni"…)
Giuro, nella realtà non sono così mostruosa!
Baci!